Come cambiano i consumi nel settore dell’arredamento
Made in Italy, nell’arredamento, è anche sinonimo di qualità, artigianalità, tradizione ed eccellenza in tutto il mondo.
In Italia, il settore dell’interior design rappresenta il 5% del PIL con un totale di 29mila aziende su tutto il territorio nazionale.
L’American Institute of Architects ha evidenziato nell’ultimo anno un aumento delle richieste per la realizzazione di home office, una maggiore ricerca dell’ecosostenibilità, della luminosità e del contatto con l’esterno attraverso solarium, portici, balconi, verande e mobili outdoor, e anche un’impennata di progetti personalizzati per le cosiddette “zone filtro”, ambienti della casa studiati per ospitare oggetti come scarpe e cappotti, ossia elementi che hanno avuto contatti con l’esterno potenzialmente contaminato.
E ancora secondo un report “The future of Home 2030” le tendenze nell’arredamento per il prossimo decennio graviteranno attorno al concetto di casa-isola: la casa diventerà sempre di più un luogo multifunzione in cui rilassarsi, praticare sport, leggere e fruire di infotainment, ma anche lavorare.
Sempre più richiesti saranno gli arredi in materiali antibatterici come rame, sughero, vetro, ma anche accessori quali i purificatori d’aria e i sistemi di filtrazione flessibili. E poi largo ai sistemi di partizione degli spazi interni per creare case flessibili che mettono al centro il multitasking, e ambienti esperienziali fatti di gaming e digital décor, illuminazione interattiva, soluzioni d’arredo studiate per la domotica, la connessioni ad alta velocità e per accogliere elementi di decorazione immersiva. Spazi fatti di tanta tecnologia da un lato e di materiali naturali ed esperienze materiche dall’altro.
Un indoor, quindi, che dà quasi la sensazione di essere un outdoor o quantomeno in comunicazione con esso, e che sarà sempre più connesso al resto del mondo.
Anche l'industria del mobile deve ora utilizzare anche le piattaforme digitali per far vivere un’esperienza d’acquisto quanto più possibile a quella di una visita in show room.
Il processo di vendita digitale, ossia l’insieme di attività e strategie, consulenza, proposta commerciale, supporto tecnico e stilistico, finalizzate a vendere un determinato prodotto secondo una serie di step ben precisi.
Di fatto, il processo di vendita segue e favorisce la decisione d’acquisto del cliente in modo sempre più multicanale, anche nel settore dell’arredamento: rispetto a qualche anno fa, il consumatore utilizza oggi la rete per tutte le fasi preliminari all’acquisto vero e proprio, cercando recensioni e opinioni su un determinato prodotto, leggendo approfondimenti, osservando foto e video, confrontando prezzi.
Per rispondere adeguatamente a queste nuove esigenze, l’azienda deve essere quindi pronta a sfruttare tutto il potenziale di una strategia multicanale che significa essenzialmente utilizzare i tantissimi strumenti messi a disposizione dalle piattaforme digitali.
Le strategie di inbound marketing, in cui diversi media operano contemporaneamente o sequenzialmente su più piattaforme, si rivelano uno strumento essenziale e le piattaforme di E-commerce si trasformano in vetrine sempre più evolute, sempre più interattive, sempre più efficienti.